sabato 29 marzo 2025

UN PAZIENTE INDIGNATO - ultima puntata

Ci sono storie brutte e spiacevoli che ci sentiamo in dovere di raccontare.
Abbiamo ricevuto da un nostro lettore la richiesta di pubblicare questa sua lettera, quella di "urlare" è una delle facoltà fondamentali che riconosciamo a chi partecipa al nostro giornale, dunque la pubblichiamo in modo integrale, ma in forma del tutto anonima.
 
LA REDAZIONE DE L'URLO 

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Anche la leggerezza con cui si sono presi cura di me mi ha dato da pensare, ad esempio prima di trovare la vena per la flebo mi hanno martoriato le vene del braccio e, dopo, ho dovuto sbraitare per avere un infermiere che mi desse un minimo di assistenza, visto che sono rimasto attaccato per due ore alla flebo vuota ma, per tutta risposta, l’infermiere mi ha detto “Ma le lo sa quanto ci viene a costare?”. Ma non è ancora finita! Quando ho chiesto qualcosa da mangiare mi hanno dato solo un po’ di pane e di formaggio, come fosse un’elemosina. So bene che non sempre le cose vanno così, e che ci sono un sacco di medici ed infermieri accoglienti e sensibili, ma a me è capitato questo e, siccome ne sono stato molto ferito, volevo dirlo pubblicamente.

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