giovedì 29 agosto 2024

E QUESTI... GGGIOVANI?! - 6° puntata

Il talento di Dumbo è quello di saper guardare il mondo con gli occhi di un bambino monello e, come tutti i bambini, ha anche il talento di dire la verità in modo spontaneo. Noi vi sottoponiamo questo articolo e attendiamo volentieri risposte o riflessioni da chi volesse farlo!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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A un certo punto io sono uscito perché non resistevo più, e anche perché noi eravamo lì principalmente per il quarto gruppo che, a quanto pare, nell'ambiente è considerato di prim’ordine. Dopo circa 40 minuti di esibizione i Pugnale finiscono ed entra sul palco la seconda band, fiorentina, di cui si parla anche su Google e il cui nome era tutto un programma : Hate & merda. “Hate” in inglese significa “odio”, mentre il secondo nome non serve tradurlo. Il riassunto della loro cifra musicale è simile a quella dei Pugnale per cui non credo che mi dilungherò oltre. La terza band era di musica rap, o trap o giù di lì e si chiamava Vashisch, facile ironia sul nome; mi è rimasta impressa una strofa di una canzone che diceva più o meno "Piscerò sulla tomba di tua madre". W la libertà di espressione, però…

lunedì 26 agosto 2024

E QUESTI... GGGIOVANI?! - 5° puntata

Il talento di Dumbo è quello di saper guardare il mondo con gli occhi di un bambino monello e, come tutti i bambini, ha anche il talento di dire la verità in modo spontaneo. Noi vi sottoponiamo questo articolo e attendiamo volentieri risposte o riflessioni da chi volesse farlo!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Il rap aveva testi e dialoghi molto duri, al limite della querela! La prima band che si esibiva si chiamava Pugnale ed era costituita da un quartetto con una voce, chitarra, basso e batteria. Il vocalist era un ragazzo sulla trentina, completamente calvo e con la testa insanguinata, ovviamente era un trucco ma appena l'ho visto sembrava vero. La musica era assordante a farle un complimento e, al centro della pista, c'era un ampio spazio vuoto mentre la gente era tutta accalcata e, dato il gran caldo, questo non era il massimo. Poi ho capito perché il centro pista era rimasto vuoto: ad un certo punto, come un segnale, una decina di ragazzi si sono lanciati verso il centro e di corsa hanno iniziato a scontrarsi gli uni con gli altri di petto, anche in modo molto energico, ai soggetti questo sembrava piacere molto. [In gergo questo si chiama pogare, N.d.R.].