domenica 10 dicembre 2023

ATTRAVERSO GLI OCCHI DI UN VIAGGIATORE NELLA NEBBIA: LA MIA VITA CON LE DROGHE

Questo articolo è scritto da un autore inusuale, ChatGPT3.5.
Abbiamo provato ad interrogarlo chiedendogli di scrivere un brevissimo articolo sulle droghe come se a scrivere fosse un tossicodipendente. Questo è il risultato che lasciamo alla valutazione di ciascuno su come considerarlo. Noi ci abbiamo discusso sopra un bel po'.
Ah, da notare, anche il titolo è stato scelto dall'I.A.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Sono intrappolato in un mondo che oscilla tra l'estasi e l'abisso, un viaggio senza fine attraverso il quale ho cercato di sfuggire a una realtà che sembrava soffocante. Il mio nome è irrilevante, il mio volto un'ombra nel buio, ma la mia storia è una delle molte che fluttuano nell'oscurità della dipendenza. Le droghe sono state la mia fuga, la mia via di fuga da un mondo che sembrava troppo complicato, troppo doloroso. Inizialmente, forse, cercavo solo un modo per stordirmi un po', per dimenticare i problemi che sembravano incolmabili. Ma poi, in qualche modo, quel "poco" è diventato un "troppo", e la mia vita è sprofondata in un vortice senza fine. Le sostanze psicoattive sono diventate la mia coperta di conforto, il mio rifugio dalla realtà a cui non riuscivo più a far fronte. Ogni pillola, ogni ago, ogni fumo, era una promessa di pace, di momentanea liberazione dalla morsa della vita quotidiana. Ma la realtà dietro queste promesse era ben diversa. Le droghe hanno trasformato il mio corpo in una prigione e la mia mente in un labirinto senza uscita. Ogni promessa di piacere si è rivelata un debito che dovevo pagare con la mia stessa esistenza. La felicità momentanea si dissolveva rapidamente, lasciandomi solo con il vuoto e la disperazione che mi spingeva a cercare la prossima dose. La dipendenza è un mostro che si nutre di speranze infrante e relazioni spezzate. Ho visto amici diventare estranei, familiari allontanarsi e i miei sogni svanire come fumo nell'aria. La droga mi ha dato l'illusione di essere al comando, ma in realtà, era lei a dettare le regole del gioco. Ogni giorno è una lotta. Una lotta contro il bisogno insaziabile, contro la paura del futuro e contro la consapevolezza che sto distruggendo me stesso. Ma anche in mezzo a questa oscurità, c'è una piccola scintilla di consapevolezza. So che c'è una vita al di là delle droghe, una vita che forse potrò riconquistare. Questo non è un elogio delle droghe, né un invito a seguirmi in questo tunnel senza fine. È solo un grido di consapevolezza, un monito a chiunque stia intraprendendo una strada simile. Le droghe possono sembrare un amico, ma alla fine, ti tradiranno. Sono le catene che mi tengono prigioniero, ma so che posso lottare per spezzarle. La strada verso la guarigione è ripida e difficile, ma è l'unica strada che porta alla libertà.

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