venerdì 18 ottobre 2019

MORIRE QUI NON E' DA ME - prima parte


L'inviatoinmotociclo ci ha fatto avere questo suo scritto molto bello e intenso, lo pubblichiamo senza alcun commento ulteriore perché merita solo di essere letto e apprezzato fino in fondo.

LA REDAZIONE

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Si! Morire qui non è da me.
Sarebbe come dire che non sono mai "esistito". Quando si resiste alle avversità della vita, alla domanda ''come stai?", quelli come me rispondono: "desperation!" (Bowie, 2003). Morire qui sarebbe come far sparire i sacrifici dei miei genitori, il sudore di migliaia di giorni di lavoro.
Ma quello che mi farebbe più male sarebbe far sparire i sorrisi, le piccole gioie, quei piccoli granelli di felicità e, oggi più di ieri, sento la mancanza di quelle briciole d'amore, quelle sane risate che insieme a mia ''mamma'' (L.) ci facevamo guardando Fantozzi e don Camillo e Peppone. Che risate che si facevano L. e V., ci venivano le lacrime agli occhi, ci mancava il respiro, finiva uno e cominciava l'altro... Erano i primi anni '90, io avevo in tasca la medaglietta del primo anno di sobrietà e L. da tempo frequentava i gruppi dei genitori, era serena, ero sereno.

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