Questo
articolo di Jack. P. è comparso nel numero de l'urlo di marzo 2018, ci
sembra interessante per riflettere su quanto l'arte non abbia una
funzione "decorativa" o, banalmente, consolatoria, ma può essere un
potente strumento di cura e di benessere! Grazie Jack di questo
articolo!
LA REDAZIONE DE L'URLO
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Con l’avanzata dell’esercito nazista, essendo ebrea, Peggy dovette tornare a New York dove, aprì nel 1942 un'ulteriore galleria che chiamò Art of the Century, dove tra i grandi frequentatori riscontriamo il giovane emergente Jackson Pollock che diverrà in seguito il massimo esponente dell’espressionismo astratto americano. Pollock ha inventato la tecnica del "dripping", che consiste nel dipingere con la tela distesa in orizzontale sul pavimento facendo colare le tinte degli smalti su di essa usando bastoncini, pennelli, spatole, ma senza mai toccare il supporto usato. Talvolta Pollock aggiungeva schegge di vetro, mozziconi di sigarette e altri materiali, come lische di pesce, è lui il mio maestro ed ispiratore. Questo non vuol dire che io non apprezzi anche altri artisti come l’informale francese Georges Matieu, Emilio Vedova, maggior esponente italiano della medesima corrente, e altri come Burri, Lucio Fontana, capo del movimento Spazialista, Victor Vasalery, inventore dell’Optical Art, e Andy Warhol creatore della Pop Art.
(continua)
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