Questa
articolo di Jack. P. è comparso nel numero de l'urlo di marzo 2018, ci
sembra interessante per riflettere su quanto l'arte non abbia una
funzione "decorativa" o, banalmente, consolatoria, ma può essere un
potente strumento di cura e di benessere! Grazie Jack di questo
articolo!
LA REDAZIONE DE L'URLO
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Fra l'altro ci sono anche altre correnti artistiche che ho a cuore, le "cinetiche" e le "ottico-dinamiche", citando solo due nomi. Enrico Castellani, ad esempio, crea delle "estroflessioni monocromatiche" che creano un effetto cangiante di luci e ombre in base all’inclinazione della fonte luminosa mi piace anche Alberto Biasi, il quale mi ha ispirato a creare lavori simili ai suoi, ovvero cinetici. Io ho iniziato prendendo spunto da materiali e tecniche che sentivo che mi si addicevano di più, come la tecnica della tinta acrilica, che da un tocco realistico di forte impatto, quasi l’impressione di entrare nell’opera ed incorporarsi in essa. In questo ultimo periodo ho sperimentato colori fluorescenti che hanno il potere di dare il tocco di luce d'impatto. Le prevalenze del nero, denotano il mio stato d’animo, oscuro, introspettivo, rabbioso, ma quando posso liberare queste negatività nella mia opera, queste si trasformano in calma, rilassamento e presa di coscienza. La prevalenza del bianco e dei colori caldi, come il giallo e l’arancio, che io prediligo, simboleggiano nelle mie creazioni uno stato d’animo propositivo, calmo e ottimista. Se i colori caldi sono intersecati con quelli freddi, apparentemente confusi, al contrario denotano un lavoro complesso, sia per il tempo impiegato che per il significato psicologico che esprimono, in pratica sono un concentrato su tela di me stesso.
(continua)