Col
post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che
ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un
diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a
Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute
in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.
LA REDAZIONE DE L'URLO
* * *
26 Febbraio
2017
Domenica di sole, mi sveglio intorno alle 9:00 e
faccio le pulizie della stanza come ogni domenica, ci tengo all'ordine e a
vivere in un ambiente pulito. Diciamo che la stanza in cui vivo rispecchia la
mia pulizia interna, ho fatto una passeggiata, volevo indossare una tuta e fare
una corsa ma ho un dolore al braccio sinistro ed ho rinunciato. Nel camminare
insieme alla gente sono sprofondato in un turbinio di stati d'animo ed ho
fermato la mia mente ad un momento strano che non ho mai raccontato a nessuno. Una
giorno di circa dieci anni fa, quando facevo uso di sostanze pericolose, ero
con un compagno di merende ed avevamo speso i soldi per procurarci dell'eroina,
una volta arrivati a casa del mio amico ci siamo separati per consumare con più
intimità la nostra dose. Ricordo benissimo quello che è successo come se
fosse stato ieri: ad un certo punto, iniettata la sostanza, perdo i sensi e nel
mio viaggio, che somigliava ad un sogno, ricordo di essere davanti a tre porte,
non sapendo cosa fare ne apro una e di colpo mi risveglio dal collasso. Ancora
oggi è vivo quel ricordo in me e, soprattutto, mi sono sempre chiesto cosa sarebbe
potuto succedere se avessi aperto un'altra di quelle porte?
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