giovedì 30 settembre 2021

LUI E' PEGGIO DI ME (4° parte)

Questa carrellata di personaggi raccontata da Dumbo sembra presa da un romanzo, e invece è assolutamente reale. Abbiamo deciso di pubblicare questo suo articolo perché racconta in modo divertente ed efficace il mondo dell'azzardo ed è anche un'interessante riflessione sulla dipendenza.
Ovviamente nomi, soprannomi e riferimenti a luoghi sono tutti assolutamente d'invenzione.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Passiamo ad Ermanno (nome sempre di fantasia e senza soprannome) che era un soggetto che conoscevo da un po’ come un bravissimo ragazzo, ma quel fatidico pomeriggio scoprii che aveva un modo di giocare davvero violento, come ne avevo visti raramente. Ermanno era capace di vincere cifre notevoli quando era in fortuna (cosa che nei giocatori non è scontata) ma ovviamente poteva perdere cifre altrettanto notevoli nei momenti neri, quel fatidico weekend nel quale andammo a Venezia riuscì a demolire la sua attività lavorativa con inevitabili conseguenze anche in ambito famigliare. Così, dopo quel fatale weekend, andò in Svizzera tentando di rifarsi con esiti a dir poco disastrosi (come da copione) finendo con debiti consistenti a destra e a manca e protestato dalla sua banca. Unica nota “non devastante”, in uno dei casinò svizzeri incontrò una croupier e avvenne quello che si chiama un colpo di fulmine, i due intrecciarono una relazione furoreggiante che continua tutt'ora.

lunedì 27 settembre 2021

LUI E' PEGGIO DI ME (3° parte)

Questa carrellata di personaggi raccontata da Dumbo sembra presa da un romanzo, e invece è assolutamente reale. Abbiamo deciso di pubblicare questo suo articolo perché racconta in modo divertente ed efficace il mondo dell'azzardo ed è anche un'interessante riflessione sulla dipendenza.
Ovviamente nomi, soprannomi e riferimenti a luoghi sono tutti assolutamente d'invenzione.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Arrivati al casinò è entrato di slancio, quasi sembrasse che chiudessero di lì a mezz'ora e, fino all'ora di cena, non l'abbiamo più visto, tranne per una breve pausa nella quale ha chiesto un prestito ad un altro partecipante all'avventura. Durante la cena l'ho osservato con una certa attenzione, era iperreattivo e non riusciva a stare fermo un secondo. Mi lasciarono perplesso anche alcune sue decisioni, ad esempio ci disse che lui possedeva una casa che aveva dato in affitto mentre lui risiedeva a sua volta in affitto. Non so cosa fece quel pomeriggio (nel senso della dimensione del disastro) ma, tempo dopo quell’uscita, mi dissero che l'attività che svolgeva era andata all'aria ed era stato visto in una sala scommesse che faceva puntate anche da 1000 euro sulle scommesse virtuali.
 

sabato 25 settembre 2021

NELLA GROTTA DELLA SPIPOLA

Ci sono esperienze che non possono essere raccontate ma solo condivise, giovedì scorso, anziché fare la solita redazione canonica, abbiamo vissuto una straordinaria esperienza nella grotta della Spipola, a Bologna, poco sopra San Lazzaro di Savena. Fedeli all'idea che si tratti di una meravigliosa esperienza impossibile da raccontare non aggiungiamo altro, se non alcune foto, per dare un'idea di quanto possa essere suggestiva questa esperienza.
Ma sarà sicuramente una cosa che ripeteremo.

LA REDAZIONE DE L'URLO

 






venerdì 24 settembre 2021

LUI E' PEGGIO DI ME (2° parte)

Questa carrellata di personaggi raccontata da Dumbo sembra presa da un romanzo, e invece è assolutamente reale. Abbiamo deciso di pubblicare questo suo articolo perché racconta in modo divertente ed efficace il mondo dell'azzardo ed è anche un'interessante riflessione sulla dipendenza.
Ovviamente nomi, soprannomi e riferimenti a luoghi sono tutti assolutamente d'invenzione.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Proverò a dare una risposta in base alle mie esperienze. Prenderò come esempi alcuni personaggi (reali) che ho conosciuto durante diversi anni di frequentazioni degli ambienti di gioco. Iniziamo da Aristide soprannominato “Bum” (il nome è inventato, in quanto non credo nemmeno che me lo abbia mai detto, ma è inventato anche il soprannome). “Bum” era un soggetto sulla quarantina, residente nell'hinterland di Bologna, ed era idraulico (anche questa professione è di fantasia…), l’ho conosciuto un sabato pomeriggio, presentatomi da un amico (sempre che il termine in questo ambiente valga qualcosa…), per andare in quattro a Venezia al casinò, dato che non eravamo certo interessati nè al ponte di Rialto, né a piazzo S. Marco o ad altre attrattive turistiche! Durante il viaggio di andata Stefano ha detto quattro parole in tutto, ha semplicemente iniziato una partita a Poker col cellulare e, ogni tanto, ci comunicava l'esito delle partite.

lunedì 20 settembre 2021

LUI E' PEGGIO DI ME (1° parte)

Questa carrellata di personaggi raccontata da Dumbo sembra presa da un romanzo, e invece è assolutamente reale. Abbiamo deciso di pubblicare questo suo articolo perché racconta in modo divertente ed efficace il mondo dell'azzardo ed è anche un'interessante riflessione sulla dipendenza.
Ovviamente nomi, soprannomi e riferimenti a luoghi sono tutti assolutamente d'invenzione.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Il film citato nel titolo è del 1985 ed oggi verrebbe definito un “Blockbuster”, interpretato da Renato Pozzetto e Adriano Celentano, fu prodotto dalla corazzata (all’epoca) “Mario e Vittorio Cecchi Gori” e nell’anno di uscita, il 1985, fece strage di biglietti. Si tratta di un film perdibilissimo ma che mi serve per introdurre il tema che più volte abbiamo tentato di approfondire in redazione senza riuscirci mai completamente: “le dipendenze sono tutte uguali e paragonabili o esistono differenze tra di loro?”. Ancor più in particolare, visto che sono quelle che conosco meglio, vorrei chiedermi se le dipendenze da gioco d'azzardo possono essere considerate tutte allo stesso modo. Capire se esistono delle differenze è importante perché, poi, il modo per affrontarle può cambiare a seconda del tipo di dipendenza e di comportamento della persona. Dunque, una dipendenza da gioco può essere paragonata a dipendenze come quelle da cocaina o eroina?

sabato 18 settembre 2021

IL RACCONTO DI UNA REDAZIONE

Giovedì scorso c'è stata una formidabile discussione fra
Torakiki, l'inviatoinmotociclo, Din Don Dan e Buffalo Bill su un tema che potremmo definire in questo modo: come si tengono insieme, in un gruppo, persone che si trovano in punti diversi del proprio percorso di recupero?
La discussione è stata veramente appassionante (e lunga) ed ha toccato temi che avevamo già affrontato in passato, e ne ha aggiunti altri nuovi: la
paura, la pazienza, la durezza, il ruolo dei patti, la disponibilità a confrontarsi con la mediocrità propria e con quella altrui, il ruolo dei professionisti, l'amore, le ferite intime.
Insomma giovedì ci ha attraversati una tempesta di parole, di idee, di emozioni e di immagini veramente intensa.
Questo per ribadire quanto possa essere stimolante partecipare alla nostra redazione.
 
LA REDAZIONE DE L'URLO

giovedì 16 settembre 2021

DIARIO DA ZURIGO (101° puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una rubrica che ci accompagna nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da Cafa, un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo e che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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La realtà è come un sogno? Oppure ho sognato la realtà? Non ho ancora capito! Recentemente ho sognato di essere uno strano personaggio: avevo i baffi e facevo il tabaccaio in un paese dell'America del sud, le cose andavano piuttosto bene, ero sposato e la mia impresa mi permetteva di pagare le mie voglie. Col tempo, però, qualcosa cominciò ad andare storto e chiesi aiuto ad uno stregone del posto che mi disse: "La crisi che stai vivendo è vera in parte, ma una buona parte la percepisci così perché la vedi da una tua prospettiva particolare". Questa cosa continuava a ronzarmi in testa e così decido di raccontare tutto a mia moglie che non la prende molto bene. Sta di fatto che le cose non migliorano e, per di più, sempre nel sogno, comimciarono ad arrivare debiti che avevo in sospeso, magari in un'altra vita . Così, preso dall' angoscia, scappo con la mia famiglia ma non c'era posto dove potevo stare tranquillo, i problemi mi raggiungevano sempre fino a quando ho avuto un' intuizione... quella di svegliarmi. Lì per lì ero talmente tanto identificato nel personaggio coi baffi che avevo perso di vista il fatto che anche i problemi appartenevano al sogno, mentre io li percepivo come qualcosa che era mi riguardava in prima persona, mentre invece era tutto creato dalla mia mente.
Tornando alla domanda iniziale: e se fosse così anche la realtà?
Meditate gente, meditate!