Col post di mercoledì
6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà
periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un
redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue
esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini,
per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.
LA REDAZIONE DE L'URLO
* * *
18 Gennaio 2018
Provo rimanere concentrato sullo studio
ma è dura passare la giornata senza restare, alle volte, intrappolati in pensieri negativi. Ho toccato con mano la mia attuale situazione famigliare e sono abbastanza preoccupato. Quando
ho deciso di affrontare la mia tossicodipendenza ho ricevuto l'aiuto di
molte persone che hanno aiutato la mia famiglia, una su tutte mia zia, la
sorella di mia madre. Questa persona ha aiutato fisicamente e
psicologicamente mia madre e mio fratello, ed anche me, per quanto non
direttamente, e per questo ha ricevuto con il tempo la mia fiducia. Per questo decisi di affidarle la gestione dei soldi di mia mamma. Ma
con il tempo le cose sono cambiate, quando ho preso la mia strada per la
Svizzera, mia zia ha come vissuto un vuoto, una sofferenza, simile a quella che aveva vissuto nei confronti del figlio partito, anche lui, per inseguire i suoi
sogni. A questo punto, trovandosi senza nessuno da accudire, e mossa dal
bisogno di curare il prossimo, ha cominciato ad aiutare una persona del mio paese con i miei stessi problemi, dandogli anche dei soldi. E' chiaro che questo suo comportamento mi ha portato dei grossi dubbi nel continuare ad affidarle i soldi di mia madre. Così sono
dovuto intervenire parlando con gli assistenti
sociali, che conoscono la mia situazione, ovviamente la mia
preoccupazione è ingrandita dalla distanza che si separa. Lo scopo che mi muove è che vorrei poter rendere a mia zia tutte le buone azioni che in passato a fatto per me. Credo che adesso i ruoli si siano invertiti, e forse sono davanti ad una grande
occasione di vita per restituire i debiti di gratitudine maturati con lei.
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