Da un po' di tempo a questa parte in redazione stiamo parlando di temi legati al rapporto fra uso di sostanze stupefacenti e sessualità. Ci siamo anche soffermati a parlare di "chemsex", cioé di quelle sessioni di sesso prolungato, anche per più giorni, praticato prevalentemente nei fine settimana. Queste sessioni di sesso sono rese possibili dall'assunzione di sostanze specifiche, il mefedrone in particolare, adatte ad intensificare le sensazioni provate e a garantire la durata e la persistenza del desiderio. E' un tema di cui stiamo ancora discutendo dato che si tratta, sotto molti punti di vista, di un fenomeno nuovo (segnaliamo volentieri, a questo proposito, http://piacerechimico.com/, da cui abbiamo tratto alcune informazioni, qui Salvatore Giancane sta conducendo su questo tema un'interessante ricerca). Così, mentre discutevamo di questi argomenti,
a un certo punto è saltato fuori il titolo di questo film, Don Jon, che tratta di un altro fenomeno, sempre legato al sesso, che è abbastanza conosciuto ma di cui si parla poco: la dipendenza da pornografia su internet. Dunque abbiamo deciso di interrompere per una serata i nostri lavori e guardarci il film, e lo abbiamo fatto giovedì scorso. Chiariamoci subito, non si tratta di un capolavoro che resterà nella storia del cinema, tuttavia resta comunque un film ben fatto che tocca quel problema con un atteggiamento umoristico ma senza alcuna caduta di stile, senza patetismi e senza volgarità gratuite. Unico neo fastidioso, a nostro parere, è la rappresentazione un po' troppo stereotipata, quasi al limite della caricatura, della famiglia italiana. Ci mancava solo che ad un certo punto da saltasse fuori qualcuno con un mandolino e che ci si accalorasse in una bella discussione su pizza e mafia, e a quel punto non sarebbe mancato nulla... (di spaghetti e canottiere nel film ce ne sono in abbondanza...).
Comunque, passando oltre questo aspetto zoppicante, il film racconta le vicende di Jon, un ragazzo di origine italiana che fa un sereno e quotidiano utilizzo di pornografia su internet. Jon ha anche un insieme di validissime argomentazioni per difendere la sua scelta, soprattutto ha delle valide argomentazioni per difendere una tesi che suona provocatoria: masturbarsi davanti ad un video porno è molto più piacevole che fare sesso nella realtà. Ma, attenzione, Jon è detto "Don" perché non è un ragazzino timido e impacciato che evapora davanti alle ragazze, anzi! Il suo nomignolo è dovuto proprio alla sua fama da don Giovanni. Non vi raccontiamo altro del film perché non vogliamo guastarne la visione, resta il fatto che sa far emergere alcuni spunti di riflessione notevoli e interessantissimi.

Comunque, passando oltre questo aspetto zoppicante, il film racconta le vicende di Jon, un ragazzo di origine italiana che fa un sereno e quotidiano utilizzo di pornografia su internet. Jon ha anche un insieme di validissime argomentazioni per difendere la sua scelta, soprattutto ha delle valide argomentazioni per difendere una tesi che suona provocatoria: masturbarsi davanti ad un video porno è molto più piacevole che fare sesso nella realtà. Ma, attenzione, Jon è detto "Don" perché non è un ragazzino timido e impacciato che evapora davanti alle ragazze, anzi! Il suo nomignolo è dovuto proprio alla sua fama da don Giovanni. Non vi raccontiamo altro del film perché non vogliamo guastarne la visione, resta il fatto che sa far emergere alcuni spunti di riflessione notevoli e interessantissimi.
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