Questa
è la fatica… la fatica dell'equilibrio, mantenersi a galla perché tu sai
nuotare, ma dopo tante ore a bagno lo sai cosa succede: i primi crampi alle
gambe. E allora devi fare forza sulle braccia, ed è lì che la riva sembra
allontanarsi. Cosi la mente comincia ad accusare la prima stanchezza e, lo sai,
la mente è importante.
È
come essere al posto del pilota di un grande boeing 747, dei 4 motori, 2 si
sono surriscaldati, ora sono gli altri due a fare volare il bestione, ma non
puoi dirlo ai passeggeri, lo puoi dire solo a te stesso, e devi fare i conti
con la tua mente. Ricordi la tua mente, i primi crampi… e ti accorgi che sei
sempre tu, solo, sempre più solo, solo e stanco. Comunque tu la vedi sei stanco,
solo, ancora solo, sai che quei crampi tra poco passeranno, che quei 2 motori
riprenderanno ad andare, ma la mente ti dice che sarai ugualmente stanco, stanco
e solo, solo e stanco, ecco il momento giusto per distrarre quei 2 motori,
quella solitudine: per dire che quella riva non è cosi distante. Una pausa e
poi si riprende.
Perché,
vedi, è come quando ti lanci con il paracadute, al secondo ed ultimo tentativo
le vele, guarda caso sono due, non si apre niente, ma tu cerchi con le mani di
arrivare dietro la schiena, dove non arrivi mai, lo sappiamo tutti e due. Come
per quei crampi alle due gambe, insisti, e insisti ancora, per cambiare,
cambiare ora, come il titolo: cambiare ora. E allora perché insisti con le mani
per aprire il paracadute? Perché è l'unico modo per non accorgersi di Morire.
Inviatoinmotociclo