Auguri tanti auguri,
a chi in questi giorni del Natale non riesce più a fare la spesa,
a chi spende cifre a 16 zeri per la cena o il pranzo di natale
a chi è solo e fa finta che poi questa festa non lo tocca
a chi è rimasto solo e dice che non c’e problema,
ma poi passa la sera della vigilia con le lacrime agli occhi.
Auguri con la canzone del grande Pierangelo Bertoli
dal titolo ”NATALE” che piaceva tanto a mia madre;
a chi la solitudine è come la cartella delle tasse che non ti molla mai
a chi in chiesa non manca mai la sera della vigilia.
A chi trova un costume da Babbo Natale in prestito e
per qualche giorno riesce a mangiare tre volte al dì.
A chi ti raccomanda di tenerti libero che ti telefono e
tu sei ancora libero dal Natale scorso.
A chi non vedeva l'ora di andare in montagna
e la sera stessa non vede l’ora di tornare a lavorare,
auguri a chi è alcolista a chi è tossicodipendente e a chi non è niente,
a chi gioca alle macchinette e non vince mai niente,
a chi ha un tumore e già sa che perderà il suo amore.
Auguri, Auguri, Auguri, perché senza non è Natale;
perché questo è l’anno buono, perché è l’occasione che aspetti
dall'ultima volta che qualcuno ti ha detto
“auguri amica mia”, “auguri amico mio”
e la speranza ti senti che diventa realtà, energia, nuova linfa vitale
di quell’evento che si ripete ogni volta, anno dopo anno
quella parola, quel pensiero di amore rivolto a chi ami, da chi ti ha AMATO.
Auguri, auguri a tutti belli o brutti, piccoli o grossi,
belle e bellissime, dolci o dolcissime, fiori o fiorellini.
a chi in questi giorni del Natale non riesce più a fare la spesa,
a chi spende cifre a 16 zeri per la cena o il pranzo di natale
a chi è solo e fa finta che poi questa festa non lo tocca
a chi è rimasto solo e dice che non c’e problema,
ma poi passa la sera della vigilia con le lacrime agli occhi.
Auguri con la canzone del grande Pierangelo Bertoli
dal titolo ”NATALE” che piaceva tanto a mia madre;
a chi la solitudine è come la cartella delle tasse che non ti molla mai
a chi in chiesa non manca mai la sera della vigilia.
A chi trova un costume da Babbo Natale in prestito e
per qualche giorno riesce a mangiare tre volte al dì.
A chi ti raccomanda di tenerti libero che ti telefono e
tu sei ancora libero dal Natale scorso.
A chi non vedeva l'ora di andare in montagna
e la sera stessa non vede l’ora di tornare a lavorare,
auguri a chi è alcolista a chi è tossicodipendente e a chi non è niente,
a chi gioca alle macchinette e non vince mai niente,
a chi ha un tumore e già sa che perderà il suo amore.
Auguri, Auguri, Auguri, perché senza non è Natale;
perché questo è l’anno buono, perché è l’occasione che aspetti
dall'ultima volta che qualcuno ti ha detto
“auguri amica mia”, “auguri amico mio”
e la speranza ti senti che diventa realtà, energia, nuova linfa vitale
di quell’evento che si ripete ogni volta, anno dopo anno
quella parola, quel pensiero di amore rivolto a chi ami, da chi ti ha AMATO.
Auguri, auguri a tutti belli o brutti, piccoli o grossi,
belle e bellissime, dolci o dolcissime, fiori o fiorellini.
Auguroni da l’inviatoinmotociclo.